L’area dell’intervento è sita tra le colline del comune di Treppo Grande, lungo la strada comunale che si insinua nel borgo rurale di Treppo Piccolo; il territorio presenta una rada edificazione con caratteri ancora a vocazione agricola. L’intono del sito è contrassegnato da rilievi con lievi pendii e caratterizzato da una spiccata spazialità visiva in particolare verso sud-ovest, sulle colline e sull’arco alpino.
L’accesso, posto a Nord, avviene da via Monte Grappa che declina lentamente verso sud, in quel punto l’area si trova pressappoco a livello della strada comunale ed è agevole penetrarvi.
Il nuovo fabbricato abitativo è composto da un unico corpo edilizio che da nord piega leggermente, di 12 gradi, in mezzeria, così da orientare al meglio la zona giorno per il soleggiamento e la percezione visiva dell’intorno. Un secondo corpo, leggero, scomposto in piani essenziali, posto a est, è adibito a deposito e ricovero auto, una pensilina protegge il passaggio dei residenti in caso di tempo avverso fino all’ingresso riservato. Gli spazi esterni sono caratterizzati da una gerarchia di fruizione: a nord l’ingresso pubblico si divide nell’area di sevizio, a est, per le auto e le funzioni di gestione dell’abitazione, a nord-ovest, lo spazio affacciato alla strada, rimane pubblico fino all’ingresso dell’abitazione, dove il grande camino segna il limite con la zona riservata e privata; questo segno, evidente, materico e pesante, individua il limite dell’abitare, all’interno come all’esterno, negli spazi della casa, come negli spazi del giardino, pro-tensione dello spazio abitativo.
Il progetto tende a legare in maniera sensibile lo spazio esterno con la vita che si svolge dentro la casa: grandi aperture o aperture multiple che inquadrano il prato del giardino e lo spettacolo dell’arco alpino nelle belle giornate; un portico a tutta altezza che protende l’abitazione all’esterno, ne è filtro e luogo dell’abitare. Le grandi vetrate del soggiorno, orientate a ovest, sono anch’esse protette dal soleggiamento con la pensilina di acciaio, che si smaterializza in una pergola frangisole, posta accanto al camino, a segnare un ulteriore luogo abitabile. L’intervento reinterpreta, con un certo distacco, alcuni elementi della tradizione come la casa in linea con copertura a capanna, ma li riporta alle condizioni di essenzialità, di purezza della forma, togliendo i classici sporti e proponendo appunto un volume essenziale che si articola in modo lieve.
La forma è scavata dove la luce e l’ambiente esterno devono penetrare, il volume viene eroso in alcuni punti, ma la massa, la materia è dominante, le aperture vengono arretrate, preservate dalle intemperie e dalla forza perenne del sole, queste assenze plasmano il volume, ma non lo smaterializzano, anzi rafforzano la sua percezione; ad amplificare questo effetto concorre il corpo emergente dei servizi, chiuso e di colore scuro che si incastra nel volume principale; anche lo sfasamento della ‘scatola’ a nord non concorre ad alleggerire la percezione volumetrica. Siamo ancora nella zona pubblica a nord-ovest o in quella di servizio a est, ma subito dopo il grande camino la condizione cambia di netto, il volume assume i caratteri dell’assenza di spessore, si scompone nelle sue facce, è, in modo deciso, svuotato della matericità, i suoi limiti divengono inconsistenti, siamo nell’area abitativa privata, dove l’esterno penetra e si fonde con l’interno, è il luogo dell’abitare, riservato e continuo, il dentro e il fuori, in entrambi si abita, si uniscono. Un’eccezione è costituita dalla cuspide della vetrata della cucina-pranzo, orientata a est raccoglie la luce del mattino che penetra in profondità al corpo edilizio, questo elemento taglia di netto il volume, si insinua, è un corpo immateriale di luce e diviene l’occasione per l’accesso riservato agli abitanti che lasciano l’auto nel ricovero e con le borse della spesa arrivano protetti nel cuore della casa.
Dentro, è l’articolazione degli spazi, insieme alle dinamiche relazionali che si vogliono innescare, tra le varie parti della casa e l’ambiente, il processo progettuale di riferimento, che tende a raggiungere un elevato grado di comfort nella fruizione dell’abitazione, anche se gli spazi sono di modeste dimensioni, l’impegno è trovare una proporzione ottimale nelle diverse aree funzionali e una loro connessione efficace per ottimizzarne l’uso e favorire l’esperienza abitativa; maggiore peso assume l’area diurna, fulcro tra dentro e fuori, luogo privilegiato. L’organizzazione degli spazi è caratterizzata da una tripartizione funzionale: area giorno a sud, notte, a est e nord e servizi a ovest. Come già accennato lo spazio giorno è unico e fluido e ruota attorno al grande camino che entra nella casa e divide l’ingresso vero e proprio, più riservato e defilato, protegge il soggiorno, nel periodo invernale, dalla penetrazione di aria fredda. Il grande camino è dunque elemento ordinatore sia dello spazio interno, sia di quello esterno; nelle intenzioni progettuali dovrà avere una forte valenza materica per cui potrebbe essere realizzato con rivestimento in pietra o con lastre in acciaio ossidato, arrugginito. Questo spazio, fondante l’abitare, è inondato di luce che penetra da est, al mattino, dalla alta apertura della cucina, segnalata dalla cuspide, mentre le pareti sud e ovest sono quasi completamente rese trasparenti, per favorire l’ingresso della luce e valorizzare il rapporto diretto con l’ambiente esterno, questo viene filtrato e antropizzato dal grande portico che protende fisicamente lo spazio soggiorno nel giardino, o viceversa, porta dentro ciò che vive fuori; anche la pergola posta a ovest, anche se in misura più mediata, più ‘naturale’, contribuisce a regolare il rapporto con l’ambiente, in particolare percettivo, dell’arco alpino e delle colline. Il portico e la pergola-frangisole sono anche necessari per la schermatura delle vetrate, in particolare nel periodo estivo, è essenziale impedire un eccessivo irraggiamento degli ambienti interni, per evitare il loro eccessivo e inopportuno riscaldamento.
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Inoltre, per consentire un accesso sicuro al tetto, l’azienda offre le “Linee Vita Degano” scelte e studiate ad hoc sulle esigenze dei clienti, certificate e garantite. Degano oggi è anche il partner ideale in grandi opere, in Italia e all’estero: attivando collaborazioni con aziende edili su grandi progetti in tutto il mondo. Personalizza l’intervento creando tetti e grondaie con materiali realizzati su misura, sul posto, e installati da personale altamente qualificato sotto la guida costante del direttore tecnico.
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