Opera D’Arte Totale
Sensibilità ed eleganza per una casa senza tempoA cura di: arch. Arianna Subiaz
Progetto: arch. Enrico Franzolini
Foto: Massimo Crivellari
Gli interni di un palazzo storico del centro udinese, impreziosito da affreschi risalenti al cinquecento, sono gli elementi caratterizzanti la “scatola” entro la quale l’arch. Franzolini viene chiamato ad intervenire.
L’unione di due appartamenti attigui inoltre, permette di creare un linguaggio che si basa sul dialogo tra passato
e contemporaneo con al centro la valorizzazione dell’esistente. L’abitazione si compone di ambienti ritmati dall’alternanza di spazi di ampio respiro in altezza, e di altri spazi “minori” caratterizzati da contro soffittature particolari, in essenza o laccate, dove le superfici murarie esistenti, le finiture dei nuovi materiali e i pezzi di design scelti ad hoc si impreziosiscono l’un l’altro. I collegamenti tra gli spazi principali sono ricavati da tagli nei muri perimetrali, le cui imbotti rivestite in lamiera nera naturale appaiono come delle cornici che inquadrano lo spazio: da un lato sottolineano la separazione tra vecchio e nuovo e allo stesso tempo li uniscono all’interno della stessa cornice, creando una continuità visiva e spaziale e uno sfondamento prospettico molto raffinati.
Gli elementi di unione come quelli di separazione e filtro diventano chiavi di lettura del grado di definizione del progetto: la balaustra in vetro extrachiaro del soppalco sopra la zona pranzo, i diaframmi che separano la cucina dal resto del piano e le porte in vetro accoppiato a una garza ramata semitrasparente che separano la camera padronale dal living in doppia altezza sono segni discreti che non invadono lo spazio ma contribuiscono a creare quell’atmosfera in cui ogni cosa si lega al contesto.
Particolare attenzione è stata data alle scelte degli arredi e dell’illuminazione. Cooprotagonisti dello spazio, svolgono l’importante ruolo di valorizzazione ed esaltazione dello spazio contenitore in cui si inseriscono: la cabina armadio al piano primo, con integrati gli impianti preesistenti, è tinta dello stesso tono della parete; nel soggiorno, la lampada da tavolo icona in ottone, così come gli inserti del mobile su misura riprendono le tonalità calde dei festoni rinascimentali affrescati e assieme al mélange del rovere naturale del pavimento creano un tutt’uno denso di atmosfera e calore.
Le scelte dell’architetto coinvolgono anche pezzi di modernariato come la madia scandinava degli anni quaranta e le applique in legno della zona pranzo: tocchi di design che scaldano e danno carattere ad ogni angolo.
Ad illuminare naturalmente gli spazi, ospitando un ulteriore zona living all’esterno, interviene la loggia in doppia altezza posta a contatto con la cucina e il soggiorno che fa da filtro con l’ingresso. Vera e propria stanza all’aperto viene studiata come un interno; ingentilita da bambù e piante di kenzia, dialoga con lo spazio antistante dato il particolare rivestimento in doghe di legno canadese che riveste l’armadiatura a parete dell’area outdoor e continua all’esterno legando a sé l’orizzonte. Un progetto totale.
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