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Una Villa di Luce sulla Collina

Dove la componente ambientale diventa una parte integrante dell’architettura

VistaCASA N° 102
Progetto e testi: arch. Antonio Guarneri
Foto: Massimo Crivellari

Anche in questa “Villa di Luce” le grandi vetrate a tutt’altezza, offrono intensa illuminazione naturale a tutti i suoi interni, che appaiono gioiosi e solari e carichi di energia luminosa. Il sole, muovendosi al loro interno, accompagna la vita delle persone dagli ambienti della mattina, dove la luce è più fredda a quelli della sera dove è più calda.
Poi… di notte la luce artificiale diventa la primaria fonte di esaltazione del design architettonico… contribuendo all’emozione.

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Villa di Luce

Come è nato il progetto

Il giovane committente mi portò a vedere il terreno, perché secondo lui non sarebbe stato possibile costruire una casa per la presenza ingombrante di alcune maestose querce e per la forte pendenza di quel crinale di collina che saliva dalla strada. Era fermamente convinto che l’unica ubicazione possibile fosse nella zona più bassa, vicino alla strada. Mi fu subito chiaro che invece era la cima della collina il luogo dove sarebbe sorta la villa. Non senza fatica “scalammo” il terreno ed una volta in cima, a 15 metri più in alto, gli feci immaginare di essere su un terrazzo di casa.
La vista del panorama di cui si godeva da lassù, fece cambiare subito idea al cliente.
In questo sito, la tensione del paesaggio è tale che il progetto fu studiato assieme affinché non venissero abbattute le querce, e si creassero tre “cannocchiali visivi” verso gli scenari naturali. ll principio insediativo, nel rispetto della morfologia del sito, si basa sul concetto di terrazzamento.

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Il desiderio del cliente era una casa che lo rappresentasse, e poiché la progettazione parte dall’analisi del sito – ma anche del modus vivendi e personalità di chi dovrà fruire dello spazio progettato – il mio compito fu quello di trovare la soluzione che il cliente non vedeva ma che poi lo avrebbe rispecchiato perfettamente. In generale le aspettative sulla casa riguardano un’entità non solo materiale, essa viene vista idealmente come un modo di esprimere sé stessi ma anche di rappresentarsi agli altri, soprattutto con l’esterno dell’edificio.
Le scelte architettoniche: linee essenziali, assenza di inutili superfetazioni, il candore del bianco, affiancato da colori e materiali naturali, sono gli elementi stilistico-architettonici che definiscono il carattere di questa casa.
Attraverso i setti verticali in pietra e i “solettoni” orizzontali, il progetto modella lo spazio in modo libero, introducendo dislivelli, affacci e aperture che creano infinite prospettive diverse, l’edificio. In questo modo, non c’è un fronte o un retro. L’adozione del cemento e dell’acciaio, ha permesso di slanciare gli ambienti quanto più possibile verso l’esterno, “sospendendo, quanto meno in apparenza, la costruzione nel vuoto”, dove dal corpo centrale si scagliano dirompenti come grandi braccia ramificate i terrazzi. Il Genius Loci: quando l’architettura è organicamente connessa all’ambiente, capace di inserirsi armoniosamente nel paesaggio circostante, si crea interazione di luogo e identità. In questo caso l’asimmetricità dei corpi di fabbrica e lo slittamento dei volumi, riflettono ed al contempo esaltano l’organico “disordine” proprio della natura del luogo.

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Anche i colori assumono importanza.

Questo luogo, seppure antropizzato, conserva una sua unicità naturalistica e non sarebbe stato giusto inserirsi con colori moderni più consoni all’ambiente urbano, qui le scelte cromatiche sono state semplici:
il nero dei tronchi per le colonne, il marrone “maculato” del foliage autunnale, il marrone scuro per le doghe della terrazza ed il giallo solare per la pietra. La struttura nel suo complesso, non si presenta come un corpo estraneo costruito da un volume chiuso e definito, essa al contrario, evidenzia una serie di piani che si intersecano e si accavallano nello spazio, protendendosi nel vuoto, sopra la collina, come una sorta di organismo vivente.
Il fabbricato rappresenta una nave la cui prua è rivolta verso il panorama est, dove nasce il sole, dove i tre livelli rappresentano i ponti della nave, una metafora a significare l’abitazione come il viaggio della vita.
Particolare attenzione è rivolta all’equilibrio compositivo fra le alte pareti verticali, che si oppongono in modo deciso ai preponderanti aggetti delle parti orizzontali, appositamente pensate per essere osservate dal basso. I tre piani della casa si arretrano succedendo gradualmente dal corpo centrale in un continuo incrociarsi di un volume sull’altro. Questa voluta segmentazione architettonica, conferisce all’insieme dinamicità e sobrietà, dove l’apparente imponenza del fabbricato è “rotta ed alleggerita” dai volumi vuoti e dalle “fragili vetrate”, che “svuotano” le parti piene. Gli ambienti interni, spaziosi, sobri, minimaliste colmi di luce, comunicano sia in senso orizzontale che verticale, stabilendo tutti un linguaggio visuale con l’esterno. Il centro organizzatore dell’intero edificio – giustamente ubicato nel ponte centrale – è il vasto openspace della zona living – dove le vetrate incorniciano frammenti di paesaggio. Il suo volume è un parallelepipedo rettangolare proteso verso il vuoto come un grande cannocchiale ottico puntato sul panorama della città di Udine, mentre la sala di comando di questa nave (collocata al ponte più alto del 3° livello) è rappresentata dalla camera padronale.

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Villa di Luce

Da lassù il panorama si apre a 180° in un abbraccio semplicemente naturale. Con il cliente, si è cercato di raggiungere l’armonia tramite l’equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici, solo in modo più nitido e più forte, ma solo il tempo verificherà che natura e costruito possano convivere in simbiosi, come una cosa sola. Questa convivenza, si percepisce nel “dialogo silenzioso” fra il nuovo fabbricato e la maestosa vecchia (che non si volle abbattere) e che ora appaiono come un unico grande organismo vivente.

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Villa di Luce
Antonio Guarneri

Antonio Guarneri

Architetto

Via Leonardo da Vinci,6
33030, Basaldella UD
T. +39 335 8368 661
studio@architettoguarneri.com
architettoguarneri.it

VistaCASA n.102

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Bimestrale di Cultura dell'Abitare del FRIULI VENEZIA GIULIA , BM Editore

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